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Comprendiamo meglio

Obiettivo delle presenti note è sintetizzare informazioni raccolte nel corso degli anni in merito alle modalità adottate dal sistema operativo IBM i per salvare oggetti presenti a sistema in file trasferibili all’esterno. Tale formato (SAVEFILE), oltre ad offrire la ovvia possibilità di ripristino sul sistema di origine, funge anche da strumento di interscambio dati. La particolarità di interesse è che ogni sistema a versione pari o superiore a quella del sistema in cui gli oggetti erano stati originati è in grado di effettuare un ripristino.

In questa fase possono avere luogo interessanti conversioni che rendono gli oggetti estratti compatibili con la versione del sistema operativo che li ospiterà.

Per i tipi oggetto in cui la conoscenza si è spinta ai massimi livelli di dettaglio è stato possibile generare SAVEFILE anche su piattaforme e sistemi operativi differenti. Questo è l’obiettivo principale di tale studio perché apre la strada ad interessanti sviluppi applicativi.

In sintesi: quello che era uno standard ad uso interno per il trasferimento di oggetti tra sistemi di una unica famiglia può diventare un formato per generare oggetti esclusivamente via software.